Contro chi alza le mani, alziamo la voce
Mantova: la compagnia teatrale “Senza Trucco Ensemble” in difesa delle donne
Al teatro Ariston una Spoon River a suon di musica sulle vittime di femminicidio che coinvolge centinaia di studenti.
di Sara Terzi
10 Novembre 2022. Il ricordo di chi ha sofferto, la voce di chi non ha avuto modo di parlare. Un urlo di libertà, un appello alle donne ancora in tempo per salvarsi. “Contro chi alza le mani, alziamo la voce”, l’inno contro la violenza sulle donne a cura della compagnia teatrale “Senza Trucco Ensemble”. Uno spettacolo in scena per non dimenticare: il femminicidio narrato attraverso poesie e monologhi di autrici famose (Franca Rame e Serena Dandini) con la bruciante ironia di Roberta Vesentini, la delicatezza e la sensibilità di Anna Bianchi, le musiche del violoncellista Marco Remondini e del musicista Stefano Boccafoglia (“Scraps Orchestra”). Storie vere di donne violentate e massacrate raccontate in prima persona, per rendere più reali e impattanti i fatti di cronaca. Un’esibizione teatrale al di sopra di ogni aspettativa, cruda ma allo stesso realistica e che è riuscita a commuovere studenti e docenti di diversi Istituti. In quanto spettatrice, mi permetto di esprimere una nota più che positiva: un linguaggio già conosciuto – grazie ai mass media – che non ha reso scontata la tematica ma, anzi, l’ha accentuata, facendo sì che non si scordi facilmente. “Avevamo il mostro in casa e non ce ne siamo accorti”, recita Roberta Vesentini, “Avevamo il mostro in casa e non ce ne siamo accorti, l’ha detto mia madre agli inquirenti. Ma neanche mio marito se n’era accorto, dico, lui che aveva proprio il mostro dentro di sé non se n’era accorto.” Parole che entrano nel cuore e nella mente di ognuno di noi e che li marchiano fino all’ultimo pezzo. Parole che fanno capire quanto sia importante urlare per chiedere aiuto, quanto sia importante non arrendersi e lottare per i propri diritti e per la propria dignità. Migliaia sono le donne che ogni giorno subiscono qualsiasi tipo di violenza, da quella fisica a quella psicologica, e che non ricevono sostegno e aiuto in quanto non hanno il coraggio di denunciare, per paura o vergogna.
Personalmente, auspico un reale cambiamento di tutela e giustizia verso donne che necessitano di aiuto e che si ritrovano sole a combattere contro il dolore e la paura. La violenza sulle donne è un tema ancora troppo sottovalutato, seppur molto discusso, ma sarebbe necessario agire con più determinazione: insieme, con l’aiuto di tutti, si potrebbe fare la differenza.
Donne, coraggio, non abbiate paura e siate forti. Il mostro potrà anche essere difficile da combattere, ma se denunciate le violenze sarete voi le uniche vincitrici della vostra battaglia.